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Maracas



Sonagli a forma di tazza o contenitore, generalmente di forma sferica, con percussori interni. Si utilizzano a coppie e si differenziano per dimensioni e peso, fattori che ne determinano la varietà timbrica e l’altezza del suono. Sono dotati di un manico per poterli maneggiare.

Maraca è il termine diffuso e generalizzato a Cuba in tutti i gruppi nei quali ne viene fatto uso, ma è così chiamato anche in vari paesi dell’America latina, fondamentalmente all’interno del bacino Caraibico; nel resto del continente si utilizzano vocaboli simili, di origine amerindia. In alcune province orientali di Cuba esiste anche un altro modo, peraltro molto localizzato, di chiamare questo strumento: güiras o güiritas. Quando sono presenti nei gruppi strumentali di calipso, merengue o gagà, adottano il nome di chachà, in corrispondenza con il nome dato a questi sonagli da parte degli haitiani e dei loro discendenti.

A seconda della qualità timbrica, le maracas hanno nome “macho” (maschio) per la più grave e “hembra” (femmina) per la più acuta. Semi, pellets, biglie o altri piccoli percussori che vengono messi al suo interno prendono il nome di “municiones”; il suonatore di questo strumento viene chiamato maraquero.

La costruzione è artigianale, in generale vengono fabbricate dal suonatore in persona. Il metodo più utilizzato attualmente in tutto il paese vede l’impiego del frutto sferico del calabash. Utilizzate a coppie, il maraquero ne tiene una per mano: la maraca femmina nella destra e il maschio nella sinistra.

Le maracas vengono utilizzate tanto nelle manifestazioni religiose come in quelle laiche come strumento secolare della musica folcloristico-popolare cubana, benché è importante notare come la loro presenza e le funzioni più importanti sia associate alle ensemble proprie del son.

Secondo Fernando Ortiz, lo strumento è quasi universale, rendendo difficile stabilire la vera provenienza delle attuali maracas nella regione caraibica.

Ad oggi non è possibile stabilire in maniera categorica l’origine dello strumento benché, in seguito ad accurati studi e ricerche, possiamo affermare che le maracas cubane derivano da un complicato processo di sovrapposizione degli elementi sintattici di profonda radice Bantù su vari altri elementi ispanici, cubani e caraibici, dando come risultato uno strumento eminentemente nazionale.